Oltre ai musei, alle gallerie e alle collezioni private ad occuparsi di arte e diffusione della cultura contribuiscono anche degli enti denominati fondazioni. In Italia ce ne sono molte che si occupano di arte e cultura. Tra queste ci sono la fondazione Prada, la fondazione Trussardi, la Sandretto Re Rebaudengo, solo per citare alcune delle più conosciute. Ma ce ne sono altre, meno famose, che fanno comunque un ottimo lavoro, anche a livello locale, per la salvaguardia, la tutela e la promozione del nostro patrimonio artistico e culturale.
Ma di preciso, cos’è e come funziona una fondazione?
Non è una domanda a cui sia semplicissimo rispondere. Perché il quadro normativo che regola questo tipo di enti è materia per giuristi esperti. Tuttavia possiamo dire che la fondazione è un ente costituito da un patrimonio dedicato al perseguimento di un determinato scopo.
Detta in altro modo, una fondazione è un soggetto che amministra un determinato patrimonio messo a disposizione da una certa persona, denominata “fondatore”. Il fondatore destina il patrimonio a un determinato scopo come l’assistenza sociale e socio-sanitaria, la beneficenza, l’istruzione, la formazione, la promozione e la tutela del patrimonio artistico o naturalistico e altri scopi ancora.
Tuttavia, anche se create con scopi differenti, esistono soltanto due tipi differenti di fondazioni:
- la fondazione operativa che persegue lo scopo per cui è stata creata direttamente, attraverso una propria organizzazione;
- la fondazione di erogazione che persegue lo scopo per cui è stata creata indirettamente, attraverso il finanziamento di soggetti terzi;
Come abbiamo visto, grazie al quadro normativo in cui operano, le fondazioni sono un soggetto fondamentale per la promozione della cultura. Gestiscono infatti vasti patrimoni, dedicati esclusivamente a uno scopo dal loro fondatore, e possono operare in un regime particolare che le aiuta a perseguire i propri obiettivi.
Molti artisti collaborano stabilmente con le fondazioni, che favoriscono in molti modi il mecenatismo.