Che cos’è il sistema dell’arte? Questa è una domanda che qualsiasi artista alle prime armi si è chiesto, venendo a contatto con l’intricato panorama di istituzioni, gallerie, collezionisti, critici, giornalisti, fondazioni, musei e con tutti gli altri soggetti che ruotano intorno al mondo dell’arte.
Non è facile dire in poche parole “che cos’è il sistema dell’arte?”. Se volessimo provarci potremmo dire che il sistema dell’arte è la filiera che mette in contatto l’artista con gli acquirenti del suo lavoro (collezionisti e amatori), tramite soggetti e istituzioni come i critici e le gallerie d’arte.
Si tratta di un ecosistema complesso, in cui il successo o il fallimento di un artista è determinato da moltissime spinte contrastanti. Non tutte queste forze possono essere dominate o influenzate, ma è sempre bene conoscere quante e quali sono, per potersi orientare con maggiore sicurezza nel mondo dell’arte.
Come funziona il sistema dell’arte?
Un buon modello del modo in cui è organizzato il sistema dell’arte si trova nel volume L’economia dell’arte contemporanea. Mercati strategie e star system, della ricercatrice Alessia Zorloni.
Al centro del modello proposto da Zorloni c’è il mercato, che rappresenta il terreno d’incontro tra gli acquirenti, posti nella parte destra dello schema, e i produttori/venditori, posti nella parte sinistra.
Artisti e venditori d’arte
Gli artisti propongono le loro opere al giudizio del mercato, direttamente o con la mediazione di soggetti come i galleristi, le case d’asta o le fiere d’arte.
Spesso la mediazione di questi soggetti è fondamentale. Non tutti gli artisti infatti hanno le capacità, la reputazione e la conoscenza del mercato per sottoporsi da soli al giudizio di questa misteriosa entità. Al contrario il lavoro dei galleristi e delle case d’asta è proprio quello di aiutare gli artisti a trovare i compratori giusti per le loro opere, esponendole o proponendole nei loro circuiti. Lo stesso accade durante le fiere d’arte, momenti di esposizione collettiva che richiamano numerosi appassionati.
Inoltre esporre in una certa galleria o essere battuto da una determinata casa d’arte, per l’artista significa aumentare la sua reputazione, la sua importanza e il suo peso sul mercato.
Acquirenti d’arte
Sull’altro piatto della bilancia stanno i compratori: musei, imprese, fondazioni, collezionisti privati o semplici amatori. Sono tutti quei soggetti che scandagliano il mercato alla ricerca di opere d’arte che incontrano il loro gusto (amatori, appassionati, collezionisti), che rispondono a criteri di ricerca e di interesse culturale (musei, fondazioni) o che possono rappresentare un investimento economico (imprese, collezionisti).
Anche dal lato dei compratori esistono delle figure di mediazione, che aiutano musei, fondazioni, imprese e privati a comprendere le dinamiche del mercato. È il caso degli Art Advisor e dell’editoria specializzata.
I primi sono esperti in grado di scandagliare il mercato alla ricerca delle ultime tendenze, mentre della seconda fanno parte critici e giornalisti, anch’essi soggetti in grado di muoversi tra stili e tendenze e di orientare il gusto dei potenziali acquirenti.
Al servizio dell’arte
Un ultima categoria di soggetti che animano il sistema dell’arte, sia dal lato dei compratori che da quello dei produttori/venditori è rappresentata dalle realtà che offrono servizi. Tra queste ci sono le assicurazioni, che garantiscono la sicurezza delle opere quando queste vengono esposte o trasportate. Una circostanza che ci permette di introdurre un’altra fondamentale categoria di fornitori di servizi, i trasportatori appunto.
Muovere da un luogo all’altro un’opera d’arte è operazione tutt’altro che semplice. Ci vogliono buone conoscenze per capire qual è il miglior mezzo di trasporto e il metodo meno rischioso per trasportare un tela o una scultura. Per questo esistono ditte specializzate nella movimentazione di opere d’arte.
Conclusioni
Come abbiamo visto il sistema dell’arte è un ecosistema complesso in cui il successo o il fallimento di un artista non dipendono solo dal suo talento o dalla sua bravura, ma da tutta una serie di forze e spinte contrastanti, che non sempre possiamo influenzare.