SEGNO.
DOBBIAMO PARLARE PER SIMBOLI E AGIRE PER SEGNI.
MODIFICANDO ORDINE E CONTENUTO ( SIGNIFICATO ),
DEFINENDO IL SEGNO COME CARATTERISTICA,
RICONOSCENDO UN PERCORSO,
IDENDIFICANDOUNA QUANTITA’ DI ELEMENTI (SEGNO ),
DEFINIAMO L’IMMAGINE.
DIMOSTRANDO ATTRAVERSO UNA CONNESSIONE IL SIGNIFICATO
DELL’ESPRESSIONE, CON L’INTENDO DI STABILIRE UNA REGOLA E UNA TRACCIA,
MODIFICANDO ORDINE E CONTENUTO.
LA MODIFICAZIONE DEL SEGNO E DEI COLORI DEFINISCE UN CONTENUTO E UNA
RAPPRESENTAZIONE SIMBOLO – SEGNO.
IL SEGNO DEFINISCE L’IMMAGINE ( GUARDIAMO ).
IL SIMBOLO DIVENTA IL CONTENUTO ( PAROLA ).
IL SEGNO RAGGIUNGE IL SUO TRAGUARDO,
DIVENTANDO UN SISTEMA STATICO.
IL SEGNO CONSENTE, AUTORIZZA L’IDEA DI UNA IDENTIFICAZIONE,
RICONOSCE, DISTINGUE, IDENTIFICA LA SUA IMMOBILITA’.
NEL SISTEMA ASTRATTO ( SEGNO ) DEFINISCE UN CORPO,
UNA PAROLA ASSENTE.
NON HA PRETESE DI ESISTERE,
UN SEGNO IN QUESTO CASO ESISTE SENZA LA PAROLA,
IL CONTENUTO ( RESTA IMMOBILE, FERMO, STATICO ) E’ ASSOLUTO.
IL SEGNO ESISTE SOLO ATTRAVERSO LA FORMA E IL COLORE ( COMUNICA NON
NASCONDE ) DIVENTA IMMAGINA ( E’ SI FERMA ).
IL SEGNO NON HA PAROLE,
IL SIMBOLO DIVENTA PAROLA ,
CONTENUTO.
IL SEGNO DIVENTA RICONOSCIBILE SOLO ATTRAVERSO L’OSSERVATORE, NEL
PROFONDO LO IDENTIFICA E’ SE NON DIVENTA SOLO FIGURA LO INTERPRETA
( DIVENTA CONTENUTO ).
IL SEGNO GENERA UNA VISIONE INTERNA, DIVERSAMENTE RESTA FERMO,
IMMOBILE, BLOCCATO, ISOLATO.
IL SEGNO VERIFICA LA SUA ESISTENZA, CONFERMA LA SUA CONCRETEZZA,
DIVENTA CAUSA E’ IDENTIFICA IL SUO ESISTERE, COLLEGHIAMO IL SEGNO ALLA
PRESENZA DEL SUO EFFETTO.
L’OSSERVAZIONE DIVENTA POSSIBILE QUANDO IL SEGNO DIVENTA COMPRENSIBILE
E ACQUISTA COMPLICITA’ CON IL SIGNIFICATO DEL CONTENUTO, CONSENTE
UN’INTERPRETAZIONE E AMMETTE DI TRACCIARE UN’IDEA.
NEL MOMETO IN CUI IL SEGNO DIVENTA INCOMPRENSIBILE E L’INTERPRETAZIONE
DELL’OSSERVATORE RISULTA FERMA, IL SEGNO DIVENTA INSIGNIFICA NTE,
INCOMPRENSIBILE ( IMMAGINE ).
IL SEGNO E’ RAPPRESENTATO DALLA FORMA DELL’ESPRESSIONE ( SIGNIFICANTE ).
IL SIMBOLO COME ESPRESSIONE.
LA SUA CAUSA ATTRAVERSO L’EFFETTO CHE PRODUCE SULL’OSSERVATORE
DIVENTA AZIONE ( L’OSSERVAZIONE AGISCE ),
CAPIRE, COMMENTARE, INTERPRETARE UN SEGNO SIGNIFICA COMPRENDERE IL
SEGNO E IL SUO CONTENUTO.
LA DIFFICOLTA’ E’ COMPRENDERE UN SEGNO PRIVO DI CONTENUTO, QUANDO
L’OSSERVATORE SI FERMA DAVANTI AL SIMBOLO E’ GUARDA LA
RAPPRESENTAZIONE DOVE I CONTENUTI SI FERMANO DIFRONTE AL
MOLTIPLICARSI DELLE FIGURE.
IL SEGNO NON DIVENTA CONTENUTO, NON DIVENTA SIMBOLO LA
RAPPRESENTAZIONE DEFINISCE UN’AUTONOMIA DEL SEGNO, COSI LA
RAPPRESENTAZIONE CONTIENE SOLO FORMA E COLORE ( FONDO – COLORE ).
IL LIMITE DIFRONTE ALLA FIGURA DIVENTA ACCETTABILE PERCHE’ DIMOSTRA UNA
DIPENDENZA ASSOLUTA, SEGNI DIVERSI DIVENTANO SOLO ELEMENTI DIVERSI,
L’INTERPRETAZIONE SI FERMA NEL MOMENTO IN CUI IL SIGNIFICATO SI PERDE,
L’OSSERVATORE RESTA FERMO.
LASCIAMO OGNI CONTENUTO ELIMINIAMO OGNI POSSIBILITA’ OGNI
INTERPRETAZIONE RESTIAMO ACCANTO ALLA VISIONE REALE.
CONSIDERO IL SEGNO SOLO ATTRAVERSO LA SUA ESISTENZA, LA SUA COMPLICITA’
CON LE ALTRE FIGURE ( FONDO – COLORE )
DISTINGUIAMO SOLO COLORE E FORME, TUTTO CIO’ RENDE POSSIBILE
L’ASTRAZIONE, IL SEGNO DIVENTA UNA DISPOSIZIONE DELL’ESPRESSIONE SIA
COME SEGNO ASSOLUTO, SIA COME RAPPRESENTAZIONE AUTONOMA,
INDIPENDENTE.
SUCCESSIVAMENTE L’OSSERVATORE INTERPRETA IL SEGNO MA SOLO IN UN
SECONDO MOMENTO L’INTERPRETAZIONE DEFINISCE IL SIMBOLO.
IL SEGNO COME RAPPRESENTAZIONE PERDE IL SUO SIGNIFICATO NEL MOMENTO IN
CUI L’OSSERVATORE DEFINISCE L’ESSPRESSIONE DEL SEGNO, IL SISTEMA DIVENTA
CONOSCITIVO, UN PROCESSO DI SCOPERTA, DI IDENTIFICAZIONE IL SUO
CONTENUTO APPARE COME SIGNIFICATO.
NON POSSIAMO NON CONSIDERARE UNA REGOLA FORMALE DETERMINATA
DALL’IMMAGINE , DISTINGURE LA FORMA DELL’ESPRESSIONE IDENTIFICARE UNA
CONNESSIONE UNITARIA, MA CONSIDERARE UN’INTERPRETAZIONE CHE DIVENTA
REGOLA NEL MOMENTO IN CUI LA RAPPRESENTAZIONE DEL SEGNO DIVENTA
POSSIBILE AD UN A COMPRENSIONE.
L’OSSERVATORE ASSUME IL SIGNIFICATO COME PARTE INSCINDIBILE DALLA
RAPPRESENTAZIONE IL CONTENUTO DIVENTA SIGNIFICATO, L’ESPRESSIONE DEL
SEGNO ASSUME SIGNIFICATI ESPRESSIVIVI E UNA COSTRUZIONE INTERPRETATIVA
RISULTA UN TENTATIVO PER UNA COMUNICAZIONE, LA TRASFORMAZIONE DI
SEGNO IN SIMBOLO ( CONTENUTO ) DETERMINA UNA CONFERMA DEL SEGNO,
POSSIMO RICONOSCERE UNA PERTE INTERNA, OGNI SEGNO RISULTERA’
GIUSTIFICATO DALLA CONSEGUENZA DEL CONTENUTO .
IL SIMBOLO DIVENTA RIVELAZIONE E’ GENERA SIGNIFICATO.
IL SEGNO E’ “INSIGNIFICATO”.
IL SEGNO DETERMINA UNA POSSIBILE INTERPRETAZIONE.
IL SEGNO RESTA PRIVO DI SIGNIFICATO QUANDO IL CONTENUTO APPARE LONTANO,
NEL MOMENTO IN CUI SI TABILISCE TENSIONE TRA OSSERVATORE E OSSERVAZIONE
IL SIMBOLO ACQUISTA IL SUO CONTENUTO.
IL CONTENUTO VIENE TRASMESSO ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE
DELL’OSSERVATORE, DERMINIAMO UNO SPAZIO IN CUI IL SEGNO ESPRIME IL SUO
SIGNIFICATO, FORMA LA SUA INTERPRETAZIONE ( COLORE ).
LO SPAZIO DEL CONTENUTO IN CUI LA REGIONE ( COLORE ) AGISCE.
LO SPAZIO DEL SEGNO – RAPPRESENTAZIONE
LO SPAZIO DEL CONTENUTO – INTERPRETAZIONE
IL SEGNO DIVENTA.
IL SEGNO STABILISCE.
IL SEGNO SI APRE VERSO UN NUOVO LINGUAGGIO.
( STABILISCE NUOVI CONFINI, DETERMINA NUOVE VISIONI )
IL SEGNO DEVE MANTENERE UN LINGUAGGIO PRATICO, NON DEVE PERDERSI O
SPAZIARE IN NUOVE RIFLESSIONI, DEVE AFFERMARE LA SUA ESISTENZA E LA SUA
POSIZIONE.
IL SEGNO DIVENTA NUOVO QUANDO LE SUE CARATTERISTICHE FISCHE ASSUMONO
NUOVE REGOLE, APRE NUOVI CONTENUTI IDENTIFICA NUOVE FIGURE DETERMINA
COSI NOVE CONOSCENZEE.
IL SEGNO COME IDENTIFICAZIONE
DI UN NOME
DI UNA PAROLA
DI UN ORDINE.
SEGNO.
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